mercoledì 15 febbraio 2017

Leggo perché.....

"Leggere è tutto. Leggere mi dà l'impressione di aver concluso qualcosa, di aver imparato qualcosa, di diventare una persona migliore. Leggere mi rende più intelligente. Leggere mi dà qualcosa di cui parlare dopo. Leggere è un modo incredibilmente sano di curare la mia sindrome da attenzione deficiente. Leggere è un'evasione, e l'opposto dell'evasione; è un modo per prendere contatto con la realtà dopo una giornata dedicata all'invenzione ed è un modo di entrare in contatto con l'immaginazione di qualcun altro, dopo una giornata fin troppo reale. Leggere è nutrimento. Leggere è una gioia." 
(Nora Ephron)


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sabato 28 gennaio 2017

Riunione gruppo di lettura

Il quotidiano del lodigiano 'il cittadino' ha presentato l'attività del nostro gruppo.

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venerdì 27 gennaio 2017

27 gennaio 2017 - GIORNATA DELLA MEMORIA

< E' anzi mia opinione che il male  non possa mai essere radicale, ma solo  estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca. Può solo ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perchè si diffonde come un fungo sulla sua superficie. E' una sfida al pensiero, come ho scritto, perchè  il pensiero vuole andare in  fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s'interessa al male viene frustrato, perchè non c'è nulla. Questa è la banalità. Solo il bene ha profondità e può essere radicale<
Hannah Arendt - La banalità del male - 1964

27 gennaio 2017 GIORNATA DELLA MEMORIA


..... A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che "ogni straniero è nemico" . Per lo più questa convinzione  giace in fondo agli animi come una infezione latente, si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa  maggiore di un sillogismo, allora, al termine dell catena sta il LAGER. Esso è il prodotto di una concezione del mondo  portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza : finchè la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo.......

Primo Levi - dalla prefazione al suo libro "SE QUESTO E' UN UOMO"
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