Il quotidiano del lodigiano 'il cittadino' ha presentato l'attività del nostro gruppo.
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< E' anzi mia opinione che il male non possa mai essere radicale, ma solo estremo; e che non possegga né una profondità, né una dimensione demoniaca. Può solo ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perchè si diffonde come un fungo sulla sua superficie. E' una sfida al pensiero, come ho scritto, perchè il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s'interessa al male viene frustrato, perchè non c'è nulla. Questa è la banalità. Solo il bene ha profondità e può essere radicale<
Hannah Arendt - La banalità del male - 1964
..... A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che "ogni straniero è nemico" . Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente, si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine dell catena sta il LAGER. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza : finchè la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo.......
Primo Levi - dalla prefazione al suo libro "SE QUESTO E' UN UOMO"
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