giovedì 16 giugno 2016

A conclusione di un altro anno di incontri del nostro gruppo lettura

VIVERE IL LIBRO IN MODO COMPLETO: L'ESPERIENZA DI UN GRUPPO LETTURA

Leggere un bel romanzo è una bella esperienza ma condividerla con altre persone che hanno letto lo stesso libro contemporaneamente vi assicuro è molto più bello. Per quanti non abbiano ancora avuto l'occasione di partecipare ad un gruppo di lettura, il funzionamento è semplice: grazie a diversi metodi di diffusione dell'iniziativa, che possano essere la promozione dell'evento in libreria, in biblioteca o sui social, si comunica agli interessati il titolo da leggere e la scadenza prefissata, al termine della quale ci si incontra e si scambiano opinioni, mediati da un moderatore che presenta l'autore e il testo, sulle varie caratteristiche dell'opera (personaggi, ambientazioni, ritmo, stile narrativo etc).
Superato lo scetticismo iniziale, ho iniziato a partecipare ad uno di questi gruppi e mi sono reso conto ancor di più che la fruizione di un testo letterario è un'esperienza strettamente personale il cui esito non dipende solo dal testo stesso. Infatti il modo di interpretarlo e le modalità di ricezione dipendono tantissimo dalla sensibilità del lettore.
Quest'ultimo infatti non è una tabula rasa sulla quale lo scrittore inscrive le proprie storie e le proprie verità, ma è un essere che pensa e agisce, che vive in una determinata comunità, che ha una storia, una cultura, delle aspettative, dei pregiudizi, e con questo bagaglio si pone nei confronti di quanto legge, e quindi non solo capisce e interpreta ma spesso si indigna, si affeziona o si rattrista a modo suo.
In altri termini l'esperienza di lettura è il risultato dell'interazione fra due poli, il testo e il lettore, il cui risultato non è mai lo stesso ma cambia da persona a persona. A volte uno stesso lettore leggendo lo stesso libro può avere un'esperienza totalmente diversa in funzione del suo stato d'animo di quel particolare momento.
Altra considerazione: tutti i testi si presentano con ampi spazi di indeterminatezza che ogni singolo lettore può riempire. Ad esempio nessuna descrizione è talmente dettagliata da non consentire l'intervento della nostra immaginazione. Naturalmente ogni lettore, anche in questo caso, produce immagini a modo suo in base alla sua sensibilità e alle sue esperienze. Questo è il motivo principale che spesso si prova davanti alla riduzione cinematografica di un film.
Questa fruizione relativa rende l'idea di come non si possa avere una lettura "giusta" o "sbagliata" di un testo, ma semplicemente diversa. Ed è proprio da questo punto di partenza che può diventare estremamente prezioso provare il desiderio di condividere il frutto della propria soggettività con altri lettori. Un fattore di completezza che solo il confronto diretto riesce a garantire.
Giorgio Regnani ( imprenditore nel campo dell'editoria )

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