venerdì 4 marzo 2016

PIETRA DI PAZIENZA - di Ratiq Rahimi, Kabul 1962.

La vicenda si svolge in una sola stanza, una camera da letto,sul materasso e' disteso un uomo, guarda nel vuoto e da un ago infilato nel braccio riceve del liquido,
accanto a lui c'è una donna : sua moglie, sta pregando con una mano sul cuore. Così inizia il monologo confessione della donna. L'uomo diviene ai suoi occhi "pietra pazienza", una pietra magica che è in grado
di assorbire infelicità e frustrazioni. E la donna racconta all'uomo in coma episodi della sua vita che non ha mai confessato a nessuno.Finalmente puo' parlargli liberamente di cosa prova, cosa sente, cosa percepisce, rivelare i suoi lati intimi senza timore o vergogna.
Il suo essere donna riesce finalmente a esplodere contro una serie di imposizioni culturali e religiose che sempre l'hanno costretta a tacere e dissimulare. I suo monologo sottintende la possibilità e il rischio di essere ascoltata, e forse vuole essere ascoltata e capita. La PAROLA si trasforma in strumento di affermazione , nel mezzo per raggiungere quella LIBERTA' di cui normalmente nessuna DONNA in Afghanistan potrebbe mai godere. 
BUON 8 MARZO A TUTTE LE DONNE

FIORANGELA BARACCHI

2 commenti:

  1. Il film che vidi tempo fa è bello ma , dopo quello che hai scritto, mi incuriosisce leggere anche il libro.

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  2. Vero!... da tenere in considerazione per future proposte .

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